Un’analisi della SIOMMS, Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro ha evidenziato che in Italia esiste una diffusa carenza di vitamina D, che interessa quasi l’80% della popolazione. Le categorie più colpite sono le donne in menopausa e gli anziani, ma spesso anche i giovani, in particolare durante la stagione invernale.
“Tutti gli studi confermano che gran parte della popolazione italiana è affetta da Ipovitaminosi D”, spiega il Presidente della SIOMMMS Giancarlo Isaia.
La diffusa carenza è un dato inaspettato per un paese come l’Italia, in cui le giornate di sole abbondano. Per garantirne il fabbisogno sono sufficienti infatti una dieta equilibrata e 20 minuti al giorno trascorsi all’aria aperta, con avambracci e gambe scoperti.
Inoltre la Vitamina D è una molecola liposolubile: durante l’estate il colecalciferolo si può accumulare nel pannicolo adiposo e funzionare da serbatoio per i mesi invernali.
Per combattere la diffusa carenza di Vitamina D è quindi necessario agire sullo stile di vita, sensibilizzando le persone in merito all’importanza di un’adeguata e quotidiana attività fisica all’aria aperta associata ad una dieta equilibrata, che comprenda il consumo frequente di pesci grassi come il salmone o lo sgombro, di uova e di latticini.