I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’
DA 14 A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE
PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE IL POLIAMBULATORIO DI SPINEA RESTERA’ CHIUSO I GIORNI 24-27-28-31 DICEMBRE
IL PUNTO PRELIEVI DI MAERNE RESTERA’ CHIUSO DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO
31 Luglio 2019
La vitamina D sembra essere un vero e proprio amuleto a favore dei bambini per le malattie allergiche. Fino ad oggi la si riteneva importante per il suo ruolo nella prevenzione di malattie ossee in età adulta, come il rachitismo e l’osteoporosi; ma studi recenti dimostrano che essa gioca un ruolo centrale anche nella prevenzione di malattie allergiche – che ad oggi coinvolgono circa il 25% dei bambini –, ma anche in alcune patologie cardiovascolari e autoimmuni, come il diabete mellito 1, l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla o il Morbo di Chron.
Nei bambini soggetti ad attacchi d’asma, l’integrazione della vitamina D riduce la frequenza degli episodi e favorisce il controllo della patologia, ovviamente affiancando ad essa i farmaci di base antiinfiammatori specifici. In età pediatrica la vitamina Dfavorisce la crescita e il benessere osseo, ma ha anche un ruolo centrale nel regolare le funzioni del sistema immunitario.
Ogni persona assorbe il 10% della vitamina D con la normale dieta alimentare, soprattutto mediante l’olio di pesce e l’olio di fegato di merluzzo; il 90% lo riceve, invece, mediante l’esposizione alla luce del Sole. Per questo motivo l’insufficienza in alcune fasce della popolazione pediatrica è dovuta alla latitudine in cui si vive, al tempo trascorso in casa e all’assenza di gioco all’aperto; anche condizioni patologiche come l’obesità incidono su questa carenza. Altro fattore importante è il colore della pelle: le persone di pelle scura necessitano di una maggiore esposizione solare. Un’indagine nazionale sostiene che in Italia la carenza di vitamina D riguarda 1 bimbo su 2.
Le società scientifiche (Consensus Sip-Sipps) raccomandano, dunque, la supplementazione di vitamina D in tutti i bambini nel primo anno di vita, qualunque sia il tipo di allattamento. A mano a mano che crescono è bene portarli all’aperto per delle passeggiate e per i giochi, non solo d’estate ma anche nelle stagioni più fredde.
Fonte: repubblica.it