Il diabete mellito di tipo 2 è la forma di diabete più frequente, che interessa addirittura il 90% dei casi di diabete. Normalmente insorge in età matura, quando con l’invecchiamento il pancreas fatica a produrre quantità sufficienti di insulina.
Sebbene il diabete di tipo 2 sia fortemente legato a fattori ereditari, anche lo stile di vita ha un peso importante nello sviluppo della malattia.
Ecco i fattori di rischio da considerare e tenere sotto controllo:
- Obesità: l’insulina prodotta dall’organismo non riesce a soddisfare il fabbisogno insulinico di tutte le cellule, che sono in numero notevolmente più alto rispetto ad una persona normopeso.
- Inattività fisica e stress, condizioni che sovraccaricano il pancreas, poiché aumentano il fabbisogno di glucosio e quindi di insulina.
- Ipertensione (PAS maggiore o uguale a 140 mmHg e\o PAD maggiore o uguale a 90mmHg).
- Valori scorretti di colesterolo HDL (minore o uguale a 35 mg/dl) e trigliceridi (maggiori o uguali a 250 mg/dl).
Tenere sotto controllo tutti questi valori aiuta a scongiurare l’insorgenza della malattia, laddove vi sia alla base un fattore ereditario latente e, come per tante altre patologie, anche in questo caso una moderata attività fisica e un’attenzione alla dieta possono fare la differenza.
Con l’avanzare dell’età è importante inoltre sottoporsi ai corretti controlli medici. Il diabete di tipo 2 infatti non presenta sintomi particolarmente evidenti e il rischio è quello di scoprirlo tardi, quando ormai la malattia può aver provocato delle complicanze.
Alcuni fattori a cui prestare attenzione sono la stanchezza, il frequente bisogno di urinare, una sensazione di sete e un’improvvisa perdita di peso. Anche eventuali difficoltà di visione e di cicatrizzazione delle ferite sono segnali che è bene vengano opportunamente valutati dal medico.
Fonte: www.diabete.net