I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’
DA 14 A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE
PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE IL POLIAMBULATORIO DI SPINEA RESTERA’ CHIUSO I GIORNI 24-27-28-31 DICEMBRE
IL PUNTO PRELIEVI DI MAERNE RESTERA’ CHIUSO DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO
10 Marzo 2017
Il fumo di sigaretta è ancora una volta sotto accusa!
Parliamo in questo caso del tumore della vescica, che nel 65% dei casi è correlato all’abuso di fumo di sigaretta. Questo il dato che emerge dalle ricerche della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO).
Ogni anno in Italia si ammalano di tumore alla vescica 21.000 uomini e 5.000 donne.
“Mentre oggi l’incidenza di questa malattia negli uomini è in riduzione, nelle donne risulta in sensibile aumento. Il fumatore ha un rischio di sviluppare la malattia che è quasi cinque volte superiore rispetto ad un non tabagista. Il vizio, storicamente quasi esclusivamente maschile, è negli ultimi anni in deciso aumento tra le donne italiane e questo può spiegare l’aumento dei casi femminili.” spiega Renzo Colombo, urologo e Coordinatore di Area Uro-Oncologica dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Anche l’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, si è attivata per sensibilizzare la popolazione in merito al tumore uroteliale e alla sua correlazione con il vizio del fumo, con un opuscolo dal titolo “Tumore della vescica, conoscerlo per prevenirlo”,distribuito in tutta Italia nell’ambito della campagna Non avere TUTimore
“Un italiano su tre non ha mai sentito parlare di tumore della vescica”, sottolinea Carmine Pinto, Presidente nazionale Aiom. “Si tratta di una malattia oncologica complessa, pericolosa e soprattutto subdola”.
Subdola perché non presenta sintomi specifici e non esistono programmi di screening che possano permettere una diagnosi precoce. Un segnale da prendere subito in considerazione è l’ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine: anche se nella grande maggioranza dei casi è riconducibile ad una banale infezione urinaria, talvolta può segnalare proprio la presenza di un cancro.
Le categorie più a rischio per il tumore della vescica sono appunto i fumatori, insieme agli over 50 e ai lavoratori più esposti alle amine aromatiche e nitrosa mine, sostanze chimiche comunemente utilizzate nell’industria tessile, dei coloranti, della gomma e del cuoio.
La prevenzione: la prima cosa da fare è senza dubbio abbandonare il vizio del fumo. Oltre a questo è importante svolgere una attività fisica regolare e seguire una dieta equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura, specie se crude e alimenti ricchi di fibra.
Uno stile di vita sano e attivo che è la regola d’oro della prevenzione!
Fonte: www.quotidianosanita.it e www.aiom.it