Il piacere di un bicchiere di vino, una birra in compagnia, i primi aperitivi all’aperto e qualche drink a base di superalcolici!
Sono tante le occasioni in cui siamo tentati di consumare alcolici e spesso accade che, da un consumo occasionale, si passi ad un’abitudine dannosa.
Che si tratti di abuso o di binge drinking nei fine settimana, ovvero l’uso periodico ma eccessivo di bevande alcoliche, la quantità di effetti dannosi per il nostro organismo è notevole.
I primi segnali positivi si possono notare già dopo pochi giorni durante il sonno: è dimostrato che l’alcol in un primo momento aiuta ad addormentarsi rapidamente, ma poi rende il sonno più leggero e disturbato, causando malumore, cattiva concentrazione e stanchezza.
Dopo un paio di settimane migliorano gli effetti che non sono visibili direttamente, ma che una visita medica può evidenziare: diminuiscono i rischi gravi, legati a malattie cardiache e degenerative.
Anche il pericolo di ammalarsi di cancro si riduce, perché il nostro sistema immunitario, indebolito dall’alcol, è più resistente e meno esposto alle infiammazioni.
Uno studio americano della Harvard Medical School, pubblicato sul Circulation Cardiovascular Imaging, ha provato a quantificare i livelli di alcol accettabili per l’organismo: due bicchieri di vino al giorno per gli uomini e uno per le donne.
Oltre questa soglia, all’aumentare della quantità di alcol consumato, crescono le anomalie cardiache.
Ma l’alcol è anche uno dei maggiori fattori di eccesso di assunzione di cibo e che, nonostante non abbia alcun valore nutritivo, contiene 7 calorie per grammo: quasi il doppio rispetto alle proteine e ai carboidrati. I superalcolici poi contengono una quantità di calorie pari a un panino del fast food, mediamente tra le 300 e le 450 calorie, principalmente sotto forma di zucchero. Se sommiamo il fatto che queste bevande da un lato aumentano l’appetito e dall’altro portano un grosso apporto calorico, il risultato sarà alquanto preoccupante per il nostro organismo.
È importante ricordare che troppo alcol, soprattutto a stomaco vuoto, infiamma il pancreas, l’organo che regola l’apporto di zuccheri nel sangue e che attraverso le secrezioni di insulina può essere causa dell’insorgere del diabete.
E dopo diversi mesi? Gli effetti positivi cominciano ad essere visibili anche dalle persone attorno: l’umore migliora notevolmente, così come la memoria e l’aspetto esteriore. Quest’ultimo fattore non è da trascurare dato che la pelle disidratata, arrossata e rugosa come per magia ritorna ad essere naturale e revitalizzata. Così come l’odore: non è una novità che la frase “puzzi da alcol” rappresenti una verità, dato che nell’ora in cui un corpo è impegnato ad assimilare una bevanda, ogni poro trasuda quella sostanza, dal respiro come dalla pelle.
I benefici sono tanti e molto rilevanti per la salute. Perché non provare allora ad allontanarsi dall’alcol e toccarne con mano gli effetti positivi.
Fonti: Corriere Salute