I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’
DA 14 A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE
PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE IL POLIAMBULATORIO DI SPINEA RESTERA’ CHIUSO I GIORNI 24-27-28-31 DICEMBRE
IL PUNTO PRELIEVI DI MAERNE RESTERA’ CHIUSO DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO
30 Marzo 2017
Più calcio, vitamina D e vita all’aria aperta, meno fastfood, bibite gassate e televisione.
La salute dell’ossa e la prevenzione dell’osteoporosi va iniziata da bambini e continuata in tutte le fasi della vita: questa la raccomandazione che emerge dal Congresso Internazionale sull’Osteoporosi, che si è tenuto a Firenze lo scorso fine settimana.
L’osteoporosi è una malattia cronica, provocata da una bassa densità di minerali nelle ossa e dal deterioramento dello scheletro che diventa fragile e a rischio di fratture. Colpisce in modo particolare le donne in menopausa e gli anziani. L’unico modo di proteggersi è «cementificare» la nostra struttura portante nell’età in cui non si pensa di averne bisogno.
Si tratta di una malattia «tutt’altro che rara» afferma la professoressa Maria Luisa Brandi, Presidente della Fondazione F.I.R.M.O. e docente di Endocrinologia presso l’Università di Firenze «milioni di persone ne soffrono in tutto il mondo e il suo tasso di incidenza va crescendo di anno in anno, a causa dell’aumentare dell’età media della popolazione mondiale.»
Per far fronte alla diffusione della malattia, il servizio sanitario nazionale ha attivato i Fracture Liaison Services, servizi di prevenzione che garantiscono ai pazienti con fratture da fragilità la valutazione del rischio fratturativo e un eventuale trattamento anti-osteoporotico.
Ma come spesso accade, l’intervento più significativo è sul fronte della prevenzione: per prendersi cura del proprio scheletro e garantirsi una buona qualità dell’invecchiamento è necessario adottare stili di vita corretti durante tutta la vita e in particolare durante alcune fasi.
Prima di tutto durante l’infanzia. In età pediatrica il supplemento di vitamina D è raccomandato e a Firenze è in via di sperimentazione il progetto Mister Bone, nato per educare i bambini della scuola primaria: gli insegnanti, appositamente formati sul tema del metabolismo osseo, tengono in classe lezioni sull’alimentazione corretta, fonte di calcio e vitamina D, sull’importanza dell’attività fisica e dell’esposizione al sole e all’aria aperta.
Altra fase in cui è fondamentale porre maggiore attenzione è la menopausa: la cessata produzione di estrogeni da parte delle ovaie può favorirne l’insorgenza ed è necessario intervenire per garantire una buona mineralizzazione dello scheletro.
Infine la terza età: questa è la fase in cui normalmente l’osteoporosi si manifesta e il corpo sperimenta una lenta riduzione della massa ossea. Si tratta di un processo asintomatico, che se non riconosciuto in tempo può trasformarsi prima in osteopenia e successivamente in osteoporosi. Ecco perché superati i 65 anni è buona regola sottoporsi ad uno specifico esame di controllo chiamato densitometria ossea.
Osteoporosi: un altro caso in cui la buona salute passa attraverso la corretta informazione.
Fonte: www.fondazionefirmo.com – Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso