I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’
DA 14 A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE
10 Febbraio 2017
Lo scorso 4 febbraio, in occasione del World Cancer Day, giornata dedicata alla lotta contro il cancro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso le nuove linee guida per la prevenzione e la cura, che indicano come priorità le azioni per favorire una diagnosi precoce del cancro.
Una diagnosi precoce del cancro significa maggiore efficacia della cura, minori sofferenze per il paziente e un più alto tasso di sopravvivenza.
Anche il minore impatto finanziario della malattia, che ha un costo economico mondiale stimato intorno a 1,16 mila miliardi di dollari, è un dato da non sottovalutare: “Non solo il costo del trattamento è molto minore nelle fasi iniziali della malattia, ma la gente può anche continuare a lavorare e sostenere la famiglie.” afferma Etienne Krug, direttore Oms del Dipartimento per la gestione delle malattie non trasmissibili, della disabilità, la violenza e la prevenzione degli infortuni.
“Ogni anno 8,8 mln di persone muoiono di cancro, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. E il problema è che in molti casi il cancro viene diagnosticato troppo tardi anche nei paesi con sistemi e servizi di salute ottimi.”
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è quindi necessario:
Dalle linee guida per la lotta al cancro dovrebbe scaturire un impegno dei governi per integrare e rafforzare nei sistemi sanitari nazionali strategie a basso costo per migliorare la diagnosi precoce, come ad esempio dei programmi di screening mirati.
Ma anche in questo senso è fondamentale la consapevolezza delle persone: nel 2015 solo il 55% delle 13 milioni di donne invitate a partecipare ai test (mammografia per la diagnosi precoce del tumore al seno; pap-test per il carcinoma del collo dell’utero) ha aderito alla campagna. Un dato che preoccupa e che conferma la necessità di lavorare sul fronte della sensibilizzazione.
Fonte: Quotidiano Sanità