Di fronte alle frequenti notizie di ricoveri per meningite, che negli ultimi mesi hanno interessato anche la nostra regione, la percezione diffusa è che sia in corso un’epidemia. Ma è davvero così?
L’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, dati alla mano, ci rassicura:
«In Veneto, l’andamento dei casi di meningite in questo periodo rientra nella media annuale regionale e nazionale, e non desta particolari preoccupazioni”.
Lo ha ribadito anche il Ministero della Salute, impegnato nella diffusione di corrette informazioni volte a potenziare l’attività di prevenzione.
La meningite è un’infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale e può essere causata da virus, batteri e funghi o miceti. La meningite virale è la più comune e solitamente non ha conseguenze gravi. La forma batterica, invece, è la più rara ma anche la più grave e può avere anche conseguenze letali. La meningite da funghi o miceti infine si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.
I vaccini anti-meningococco, secondo il Calendario vaccinale LEA 2017-2019, sono raccomandati e offerti gratuitamente alle fasce di popolazione più esposte, in particolare ai bambini piccoli, al di sotto dei 5 anni di età, e agli adolescenti oltre che a specifici gruppi a rischio, secondo le seguenti indicazioni:
- la vaccinazione contro il meningococco B nei bambini nel corso del 1° anno di vita,
- la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età,
- la vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente nell’adolescenza, sia per chi non è mai stato vaccinato, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo, in modo da rafforzare la risposta immunitaria in caso di eventuale infezione.
Il vaccino è inoltre fortemente raccomandato alle persone a rischio perché affette da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite, asplenia, etc.) ed è consigliato anche in presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi o dormono in dormitori, reclute militari, e per chiunque debba recarsi in Regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come ad esempio alcune zone dell’Africa).
Nel primo anno di vita inoltre viene effettuata gratuitamente la vaccinazione contro Haemophilus influenzae tipo b (emofilo tipo b) e contro lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco). Quest’ultima, secondo il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, è offerta gratuitamente anche ai soggetti maggiori di 65 anni di età.
Per gli adulti la vaccinazione non è raccomandata, a meno che non siano presenti i fattori di rischio o le condizioni sopra citate. Resta sempre valida la raccomandazione di rivolgersi alla ASL o al proprio medico di base in caso di dubbi.
Fonte: http://www.salute.gov.it/