Centro Clinico Chimico

Laboratorio Analisi, Diagnostica per immagini e Poliambulatorio

I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’

DA 14  A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE

PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE IL POLIAMBULATORIO DI SPINEA RESTERA’ CHIUSO I GIORNI 24-27-28-31 DICEMBRE  

IL PUNTO PRELIEVI DI MAERNE RESTERA’ CHIUSO DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO

Mal di gola: riconoscere un’infezione virale

Stili di vita

30 Dicembre 2019


Un po’ di bruciore alla gola, un leggero raffreddore e qualche brivido: l’agente infettivo ha sicuramente colpito. Ma la sua origine è virale o batterica? È importante riuscire a riconoscerne il principio per poter capire la giusta cura.

Con il cambio di stagione e l’abbassamento delle temperature il nostro sistema immunitario è inevitabilmente più debole e vulnerabile, esponendo così la nostra gola ai virus che circolano.

In genere la faringite – o mal di gola – virale inizia con bruciore alla gola, spesso accompagnato da raffreddore, malessere generale e qualche linea di febbre che, quando c’è, tende a risolversi in un paio di giorni. La gola, infine, appare molto arrossata.

Quando l’origine è batterica, la gola fa molto male, è arrossata e sulle tonsille, molto ingrossate, appaiono delle macchie biancastre, comunemente chiamate “placche”. Questa forma di mal di gola è quasi sempre accompagnata da febbre elevata e persistente, salivazione eccessiva, difficoltà a deglutire e malessere generale. Spesso è presente anche un aumento dei linfonodi del collo. L’assoluta certezza diagnostica si ha, però, solo con l’esecuzione del cosiddetto tampone faringeo.

Terapie:

  • per le faringiti virali la cura è il riposo, per permettere al sistema immunitario di combattere l’infezione. Al bisogno si può poi ricorrere a farmaci per contrastare i sintomi, come gli antinfiammatori e gli antifebbrili.
  • per il mal di gola di origine batterica vanno usati gli antibiotici. Se è stato eseguito il tampone, si fa una scelta mirata in base al risultato dell’antibiogramma, negli altri casi si sceglie l’antibiotico più tollerabile ed efficace

Il primo errore da evitare è quello dell’autoprescrizione come spesso accade. L’antibiotico è del tutto inutile se l’infezione è virale. Deve essere il medico a prescriverlo ed è fondamentale seguire le indicazioni in termini di dosaggio, orari di assunzione e durata della terapia.

Soprattutto per alcune categorie di pazienti è consigliabile la vaccinazione antinfluenzale, oltre ad osservare le buone norme igieniche, come lavare spesso le mani.

Fonte: corriere.it