I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’
DA 14 A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE
19 Ottobre 2018
I sintomi di un infarto del miocardio sono gli stessi negli uomini così come nelle donne, anche se spesso nel gentil sesso hanno sfumature diverse, causando a volte un ritardo nel riconoscimento.
Un attacco di cuore si verifica quando il flusso di sangue diretto ad una parte del muscolo cardiaco si blocca a causa dell’ostruzione di una o più arterie (coronarie) che sono dedite al suo trasporto. Se il flusso sanguigno non viene ripristinato in tempi brevi, la sezione del cuore che ne è stata interessata risulta danneggiata dalla mancanza di ossigeno e comincia a morire.
Questo avviene sia negli uomini che nelle donne, anche se queste ne sono poco consapevoli: 7 donne su 10 pensano che l’attacco cardiaco sia un problema solo maschile, nonostante le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte dopo i 50 anni in entrambi i sessi.
Di seguito alcune piccole attenzioni per smascherare l’infarto:
In generale dunque, sia nell’uomo che nella donna, l’infarto si presenta come un dolore oppressivo e non puntiforme; nelle donne però spesso c’è anche la sensazione di fiato corto senza un motivo visibile o comunque i sintomi possono essere diversi e meno evidenti rispetto a quelli che si verificano negli uomini. In aggiunta ai campanelli di allarme enunciati e comuni a entrambi i sessi, possono comparire anche dolore addominale o bruciore di stomaco, cute umida, stordimento o capogiri.
Sono sintomi da non sottovalutare se si pensa che il 30% dei casi di infarto riguarda donne sopra i 60 anni, spesso non sono consapevoli del loro rischio cardiovascolare; esso aumenta dopo la menopausa, quando quindi la protezione egli estrogeni è minore.
I principali fattori di rischio per un attacco cardiaco dipendono sicuramente dall’aver già sofferto in passato di problemi simili o avere familiari che ne hanno sofferto; anche malattie quali il diabete e l’ipertensione possono esserne causa. Inutile dire che lo stile di vita influisce in buona parte: un atteggiamento sedentario, una dieta troppo ricca di calorie e grassi e il fumo di tabacco incidono notevolmente sulla probabilità che malattie cardiovascolari si manifestino.
È importante dunque saper riconoscere i sintomi e non sottovalutare fastidi e dolori forti che si protraggono per più di 10 minuti.
Fonte: Corriere Salute