Obiettivo della campagna è sensibilizzare le persone al consumo moderato e responsabile di alcol e alla necessità di astenersi dal consumo in particolari situazioni o fasi della vita.
In Europa il consumo di alcol rappresenta il secondo fattore di rischio di malattia e morte prematura dopo il tabacco.
L’alcol di fatto è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e con la capacità di indurre dipendenza.
Non contiene nessun nutriente e causa danni diretti alle cellule di molti organi, soprattutto fegato e sistema nervoso centrale, e in particolare alle cellule del cervello.
I danni diretti dovuti all’abuso di sostanze alcoliche sono alla base del rischio di insorgenza di patologie come la cirrosi epatica, la pancreatite, tumori maligni e benigni (per esempio quello del seno), epilessia, disfunzioni sessuali, demenza, ansia e depressione: la lista è lunga e si compone di oltre 200 patologie.
A questo lungo elenco vanno poi purtroppo aggiunti i danni indiretti: episodi di violenza, comportamenti sessuali a rischio, incidenti d’auto e sul lavoro.
Quando si assume una bevanda alcolica, questa viene solo minimamente assorbita dallo stomaco. Il resto passa nell’intestino, poi nel sangue e da lì nel fegato, dove viene distrutto da un enzima.
Il processo di smaltimento è lungo e varia da persona a persona, in funzione del sesso, dell’età, dell’etnia e di caratteristiche personali; non è completamente efficiente prima dei 21 anni ed è inefficiente sino ai 16 anni. Dopo i 65 anni si perde gradualmente la capacità di smaltire l’alcol e, nel sesso femminile, è sempre la metà, a tutte le età, rispetto alle capacità maschili.
È quindi evidente l’importanza di moderare il consumo di alcol e il valore di campagne di sensibilizzazione come quella avviata dal Ministero della salute.
Fonte: Ministero della Salute