Tra i 40 e i 60 anni si possono mettere solide basi per diventare anziani in salute: studi dimostrano che le avvisaglie di molti problemi successivi si possono scovare grazie ad alcuni check-up mirati entro i cinquant’anni.
Un buon punto di partenza è soffermarsi sulla propria condizione fisica, valutando lo stile di vita e la familiarità con malattie importanti. Il medico, a partire da questi dati, potrà scegliere cosa approfondire per evitare esami inutili: la prevenzione va personalizzata a partire da una presa di coscienza di sé stessi. Tuttavia, alcuni controlli dopo i quarant’anni diventano importanti:
- Colesterolo e glicemia: è bene valutare i propri fattori di rischio cardiovascolare e metabolico, facendosi misurare la pressione ed eseguendo gli esami del sangue. Per sapere ogni quanto ripetere gli esami si può applicare la carta del rischio cardiovascolare, uno strumento molto semplice, da usare insieme al medico ma anche da soli: tenendo conto di diverse variabili calcola delle classi di rischio che indicano la probabilità di avere un evento come infarto o ictus nell’arco dei successivi dieci anni.
- Polmoni e reni: la capacità polmonare si può valutare con una spirometria, un esame semplice e non invasivo. Non devono farlo tutti, serve soltanto ai fumatori e a chi ha un rischio polmonare connesso all’attività lavorativa. Lo stesso vale per la valutazione dello stato di salute dei reni: si tratta di organi che “tamponano” finché possono eventuali problemi senza dare segno di sofferenza, perciò è importante includere nelle analisi del sangue e delle urine anche marcatori della salute renale come la creatinina.
- Vista e udito: accorgersi presto di un aumento della pressione oculare può consentire una terapia precoce e scongiurare la cecità. In generale, correggere eventuali deficit visivi o uditivi è indispensabile per non avere incidenti. Ciò che udiamo, vediamo, odoriamo, infatti, non accende solo aree cerebrali localizzate ma riverbera in tutto il cervello, contribuendo a mantenerlo attivo.
- Denti e gengive: i batteri che, oltre a stare sui denti e infiammare le gengive, se ne vanno anche in giro per l’organismo, provocano uno stato infiammatorio leggero ma continuo, che compromette la salute generale. Un controllo dal dentista e sedute di igiene professionali con cadenza regolare, aiutano, quindi, a prevenire e intercettare precocemente problemi che negli anni a venire potrebbero diventare molto più complicati da gestire.
- Screening tumorali: la ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore al colon è un test che viene offerto ogni due anni dopo i cinquanta (fino ai settant’anni), così come la mammografia per il tumore al seno femminile. Tuttavia, se ci fosse familiarità con alcune forme tumorali è bene sottoporsi a test periodici specifici, in accordo con il proprio medico.
- Cuore e vasi: per capire se la probabilità di un infarto o un ictus sia alta o meno serve considerare elementi come la familiarità o fattori di rischio “pesanti” (ipertensione o diabete).
- Tiroide: in pochi ci pensano ma si sta rivelando tra i check-up più utili. È un esame che dovrebbero eseguire donne e uomini di mezza età, perché questa ghiandola, che regola tantissime funzioni, negli ultimi dieci anni causa sempre più problemi.
- Apparato genito-urinario: ginecologo per le donne, urologo o andrologo per gli uomini. A partire dai quarant’anni è bene provvedere a delle visite periodiche, se già non era un’abitudine consolidata.
Ci sono però
anche check-up che sono del tutto inutili, se non controproducenti: è il caso
dei test per le intolleranze alimentari, che spesso entrano nei pacchetti di esami
prescritti ma non servono a nulla. Nella maggior parte dei casi i disturbi possono
scomparire seguendo un’alimentazione sana e uno stile di vita adeguato, senza
dover eliminare completamente cibi, glutine o lattosio.
Fonte: corriere.it