Centro Clinico Chimico

Laboratorio Analisi, Diagnostica per immagini e Poliambulatorio

I MINORI FINO A 14 ANNI DEVONO ESSERE ACCOMPAGNATI DA CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’

DA 14  A 18 ANNI POSSONO ESSERE ANCHE ACCOMPAGNATI DA PERSONA MUNITA DI DELEGA DI CHI NE ESERCITA LA PATRIA POTESTA’ CON DOCUMENTO DEL DELEGANTE

PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE IL POLIAMBULATORIO DI SPINEA RESTERA’ CHIUSO I GIORNI 24-27-28-31 DICEMBRE  

IL PUNTO PRELIEVI DI MAERNE RESTERA’ CHIUSO DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO

Cancro al rene correlazione obesità

Cancro al rene: l’obesità è il maggiore fattore di rischio

Stili di vita

26 Gennaio 2018


Il cancro del rene è una malattia causata dalla presenza di cellule tumorali nel rene, in particolare nel rivestimento dei tubuli renali. È uno dei tumori meno frequenti e, statisticamente, colpisce di più gli uomini.

Nonostante questo si registrano ogni anno circa 3.400 casi, di cui il 25% in persone che soffrono di obesità. L’obesità oggi interessa il 10,5% degli italiani e un peso che supera del 25% il peso raccomandato espone ad un rischio più alto della media di sviluppare questo tipo di neoplasia.

Oltre al sovrappeso e all’obesità, va considerato il fumo di sigaretta, in particolare negli uomini.” spiega Camillo Porta, medico dell’Oncologia Medica della Fondazione IRCCS Policlinico «San Matteo» di Pavia, “i tabagisti presentano un rischio del 50% più elevato di sviluppare un tumore localizzato nel parenchima renale rispetto a coloro che non hanno mai fumato. Per i tumori della pelvi la relazione è ancora più forte: i fumatori presentano un rischio tre volte più elevato e proporzionale al numero di sigarette fumate ogni giorno e agli anni di esposizione.

Altri fattori di rischio sono l’ipertensione, una patologia renale avanzata e infine l’esposizione continuativa a sostanze tossiche, dovuta a quei mestieri che espongono a sostanze potenzialmente cancerogene.

Per favorire la prevenzione AIMaC (Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici) ha lanciato la nuova edizione dell’opuscolo sul tumore del rene, disponibile sul sito www.aimac.it, che contiene consigli su uno stile di vita improntato alla prevenzione e sugli aspetti sociali ed assistenziali che impattano sulla vita quotidiana dei malati e della loro famiglia.

Fortunatamente dal mondo della ricerca giungono alcune buone notizie.
Fino ad oggi chemioterapia e radioterapia si sono dimostrate poco efficaci per questo tipo di neoplasia. A dare risultati migliori sono i farmaci a bersaglio molecolare.
Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia Medica genitourinaria della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega che «per i pazienti con neoplasia in fase metastatica, tali farmaci hanno permesso di allungare la sopravvivenza di oltre due anni. Queste terapie sono caratterizzate da un comune denominatore: svolgono un’azione ‘anti-angiogenica’, hanno cioè la capacità di inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni. Questa azione interferisce con lo sviluppo del tumore che, per crescere, ha bisogno di ossigeno, di sangue e di nuovi vasi sanguigni che lo irrorino».

Altre terapie sono al momento in fase di perfezionamento e ci sono buone speranze di ottenere strumenti efficaci per migliorare la sopravvivenza dei pazienti e garantire una buona qualità della vita.

Fonte: www.aimac.it e www.lastampa.it/salute